Umanità

L’umanità ha una grande peculiarità: è complessa.

Complessa nel suo divenire, attraverso i secoli; complessa nel funzionamento del suo essere.

La mente umana è un groviglio di sinapsi, connessioni velocissime, precise e misteriose, che danno vita a un duplice modo di funzionare del pensiero. Lo psicoanalista cileno, Matte Blanco, rifacendosi ai principi della matematica e della teoria degli insiemi, parla di bi-logica: pensiero simmetrico e pensiero asimmetrico. È un modello che porto con me da tempo. Che mi aiuta ad avere chiavi di lettura dei fenomeni psico-sociali che incontro.

Prendiamo ad esempio le piattaforme social. I nuovi ambienti digitali in cui trascorriamo le nostre giornate, mettiamo in atto i nostri comportamenti, trasformiamo i nostri valori e, a volte, orientiamo la nostra morale.

Scritti brevi, interazioni veloci. Parole e immagini condensate. Piattaforme che accolgono le regole proprie del pensiero simmetrico, basato su somiglianze e confusione emozionale (fondere insieme). Una logica che non aiuta ad articolare differenze, non elabora categorie, non apre a un pensiero complesso. Regna la logica della simmetria che omogeneizza. Una logica che alimenta facili contrapposizioni basate su immediate emozioni primarie: amico-nemico, dentro-fuori, grande-piccolo. Una logica che non apre al confronto, all’incontro con l’altro da sé, alla riflessione su. Una logica che non ammette verifica, che si sottrae a qualsiasi forma di vera relazione. Come si fa ad intendersi in 140 (ora 280) caratteri? Come si fa senza ascoltare, senza accogliere silenzi che aiutano a pensare e a capire? Come si fa senza guardarsi negli occhi, senza percepire il movimento dell’anima che abbiamo di fronte? 

Tutto viene semplificato. Tutto è bianco o nero. Con noi o contro di noi.

Come dice Alessandro Bergonzoni (e lo cito spesso) se letto al contrario il noi è un io alla n.

 

Cotroneo giacca

 

Foto: ©RobertoCotroneo