Prevenzione e medicina di precisione, guidate dai dati, con protesi cibernetiche, App mobile e nuovi modelli di salute. Sono questi gli assi portanti delle tre progettualità elaborate il 15 maggio 2024 durante “Sostenibili e Generativi”, l’incontro di co-design promosso da Sapienza Università di Roma e Fondazione Rome Technopole, curato da Culture; e presentati durante la conferenza in Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede.
1. Progetto Cyber Humans – Gaetano Marrocco, Enrico Bellini, Gianluca Cidonio, Livia Gelosi, Valeria Glorioso, Fabrizio Guerra, Gianluca Marmorato, Franco Mazzei, Lorenzo Ridola, Dario Vizza, Nicoletta Boldrini.
Il progetto mira a dotare protesi ortopediche, capsule dentarie, valvole e stent cardiaci, di sensori in grado di generare e trasmettere dati sul funzionamento del nostro corpo, in tempo reale, direttamente dall’interno. Questa tecnologia permetterà non solo di monitorare il funzionamento delle protesi e identificare eventuali malfunzionamenti o deterioramenti, ma anche di analizzare parametri vitali come temperatura, pressione, pH e livello dei batteri, segnalando possibili infezioni.
Sfide da affrontare: accettazione sociale e privacy (accetteremo di avere nel nostro corpo oggetti che portano fuori i nostri dati?); governance (chi potrà accedere ai dati? chi li gestirà? chi ne sarà responsabile?; sicurezza (come mi proteggo da possibili attacchi hacker?). È necessario avviare uno studio di Health Technology Assessment per comprendere i benefici per i pazienti, il SSN e il progresso scientifico, definire modalità d’uso e integrare il flusso dei dati prodotti dalle protesi nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), nelle piattaforme di telemedicina e IA, e nei sistemi di governance previsti da Agenas. È importante proseguire con un tavolo di approfondimento sulle protesi cardiovascolari vista la grande diffusione e il collegato rischio di vita.
2. Progetto Aida, l’APP dedicata agli over 65 – Leandro Pecchia, Antonino Ammendolia, Luigi Badaloni, Luca Bolognini, Alessio Botta, Francesco Branda, Cesare Buquicchio, Raffaella Buzzetti, Monica Calamai, Fabrizio Caranci, Zaccaria Del Prete, Giovambattista Desideri, Daniele Di Ianni, Evaristo Ettorre, Vania Marchionna, Martino Politi, Rocco Rago, Francesca Santoro, Alessandra Talamo, Flavia Trupia.
L’invecchiamento della popolazione è uno dei più efficaci indicatori di avanzamento culturale e sociale di una nazione. Il nostro Paese ha uno dei più alti livelli di aspettativa di vita al mondo, un segno tangibile del successo del progresso scientifico e umano dell’Italia. Ora è necessario migliorare la qualità della vita degli anziani, mettendo al centro quella dignità umana che va ben oltre il valore economico e produttivo. Non possiamo considerare l’anziano come un malato; è un cittadino senior con esigenze sanitarie, ma anche sociali, di integrazione e formazione. Una soluzione tecnologica per l’anziano, dunque, non può concentrarsi solo sugli aspetti clinici, ma deve considerare tutte le esigenze dell’anziano, specialmente quelle relazionali. Inoltre, qualunque innovazione deve necessariamente essere accompagnata da una riorganizzazione del Sistema Sanitario.
Partendo da queste premesse e da una esperienza sviluppata dall’Università Politecnica di Madrid, all’interno dei progetti europei, Activage, GATEKEEPER ed ODIN, si propone lo sviluppo di una app mobile semplice da usare, che risponda ai bisogni fondamentali delle persone anziane: salute, benessere, socialità, autonomia e formazione. L’app sarà personalizzata sui bisogni individuali, considerando caratteristiche socio-demografiche, condizioni di salute, livello di fragilità, presenza di caregiver, socialità, interessi e stili di vita, nel rispetto delle normative sulla privacy.
L’app offrirà diversi servizi e potrà intervenire su molteplici livelli: dalla prevenzione primaria e secondaria, alla promozione della salute fisica e mentale (incluso il superamento della solitudine) alla gestione di una o più patologie (ipertensione, diabete, disturbi cognitivi, BPCO, ecc.), fino alla fruizione di servizi di telemedicina e alla connessione con dispositivi medici. Tutto ciò in un quadro di costante e attenta integrazione con un SSN in evoluzione. Sarà un’App che insegnerà a gestire la sicurezza, per evitare frodi e spam; farà divertire, ad esempio ballare, mettendo in contatto gli utenti con comunità che condividono gli stessi interessi; offrirà canali per entrare in contatto con una rete di assistenza come centri per anziani, assessorati locali, farmacie, associazioni, parrocchie, ecc.
3. Progetto Un nuovo modello per il paziente cronico – Paolo Petralia, Giorgio Casati, Massimo Cantelmi, Sara Cazzaniga, Francesco Gabbrielli, Fernanda Gellona, Saverio Giorgio, Mario La Torre, Barbara Masciulli, Valeria Panebianco, Mons. Renzo Pegoraro, Felicia Pelagalli.
Circa 24 milioni di persone in Italia convivono con almeno una malattia cronica, rappresentando il 40% della popolazione, e di queste, 2 su 10 gestiscono due o più malattie croniche. È necessario partire dai bisogni delle persone con una o più cronicità per delineare un modello che integri i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA), superando la separazione tra le patologie e ricomponendo l’unicità della persona in un piano individuale di salute. Questo piano deve garantire la programmazione delle visite, l’accesso a terapie mirate, il coordinamento multidisciplinare e semplificare l’accesso ai servizi. Ora i pazienti sono seguiti da una molteplicità di professionisti che sviluppano, in autonomia e in condizioni di asimmetria informativa, piani di cura di patologia non sempre fra loro allineati e caratterizzati da sovrapposizioni e ridondanze e dove sono gli stessi pazienti a fare da “integratori” tra i diversi professionisti. Si rende necessario il recupero di un ruolo guida nel governo delle molteplici prese in carico e di sviluppare modelli e strumenti capaci di garantire l’attuazione dei programmi di cura individuali e rendere più semplice l’accesso ai servizi.
Una nuova strategia globale, sostenuta da una visione condivisa, in grado di garantire salute, cura e assistenza, tenendo conto dei principali bisogni di salute dei pazienti cronici: controlli periodici, aderenza alle terapie, relazione di fiducia con il SSN, terapie mirate e personalizzate, adozione di condotte di prevenzione e stili di vita sani. Per realizzare questo modello, è essenziale utilizzare strumenti innovativi e tecnologici che facilitino la gestione della salute e la comunicazione con il SSN:
- Piattaforma Digitale Multidisciplinare: Un hub centrale dove pazienti e professionisti possono interagire.
- App di Salute: Strumenti semplici per monitorare e gestire la propria salute.
- Interazione Digitale con gli Specialisti: Consultazioni online e comunicazione continua.
- Podcast Informativi: Risorse educative per informare e coinvolgere i pazienti.
- Modelli di Misurazione di Esito e di Impatto: Strumenti per valutare l’efficacia delle cure e l‘impatto sul sistema.
- Protezione della Privacy e Cybersicurezza: Garantire la sicurezza dei dati personali dei pazienti e la sicurezza informatica.
- Uso di dispositivi e piattaforme certificate (regolamento EU MDR/745).
Una questione fondamentale per il successo del modello è Il coordinamento del Piano Individuale di Salute. Il coordinamento deve essere affidato a una nuova figura, lo specialista del piano individuale di salute, supportato da una rete multidisciplinare dedicata, composta da: Specialisti, Medici di Medicina Generale (MMG), Infermieri di Famiglia, Assistenti Sociali, Operatori Socio-Sanitari (OSS). L’ecosistema digitale deve essere progettato per raccogliere e analizzare dati sanitari e dati provenienti dai dispositivi medici presso il paziente, sviluppando algoritmi per monitorare e fornire alert, con risposte sanitarie adeguate. Questo sistema integrato non solo migliorerà la gestione delle malattie croniche, ma faciliterà anche un monitoraggio continuo e personalizzato della salute dei pazienti.
I tre progetti, Sostenibili e Generativi, sono stati premiati nel pomeriggio del 15 maggio 2024 durante la cerimonia tenutasi in Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, alla presenza di S.E. Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede Isabel Celaà, ricevendo il Premio Sapienza Università di Roma – Agenas per la loro capacità di innovare verso una sanità più vicina alle persone. Tre progetti strettamente correlati e integrati entro una visione condivisa che pone la relazione al centro; valorizza i dati sanitari e gli algoritmi di intelligenza artificiale; evolve da un ‘sistema di cura’ a un ‘sistema della salute’; si basa sul principio di prossimità ed equità.
Ma la notizia più importante è che il 15 maggio 2024, durante la giornata ‘Sostenibili e Generativi’, con Rome Technopole e Sapienza Università di Roma abbiamo dato vita a Salute Digitale Community. Una rete composta da oltre 45 esperti di diverse discipline che dialogherà con istituzioni e agenzie per affrontare la sfida della sanità digitale e il coinvolgimento della popolazione over 65.
Una Community per generare cambiamento.
Conferenza scientifica Sapienza Università di Roma e Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. Foto: Daniele Butera