Trasparenza, fiducia, responsabilità: valori importanti, da costruire e proteggere.
Il 4 novembre si è svolto, presso la Pontificia Università Lateranense, un interessante convegno su “La trasmissione dei valori nell’era digitale”. Leader mondiali nei settori della pubblicità, della comunicazione e del digitale hanno approfondito il tema, interrogandosi sui valori emergenti e su come le aziende, da loro rappresentate, stiano contribuendo a costruirli e diffonderli.
Nel panel sul modo della pubblicità, rappresentato da Sir Martin Sorrell, amministratore delegato di WPP, Maurice Lévy, presidente di Publicis Groupe e Jerry Buhlmann, amministratore delegato di Dentsu Aegis Networ, l’attenzione è stata posta sui valori dell’onestà, della trasparenza, del rispetto, della responsabilità sociale, dell’innovazione, della differenza e della cultura dell’inclusione. Un modo un po’ dorato.
Nel secondo panel, sulla comunicazione, si sono confrontati David M. Zaslav, presidente di Discovery Communications, Kenneth W. Lowe, presidente di Scripps Networks Interactive, Naguib Sawiris, presidente di Orascom Telecom e Vincent Montagne, presidente di Mèdia Participations . La crescita zero dell’economia mondiale sta portando a una crescente e diffusa mancanza di speranza, che lascia spazio a rabbia, odio e razzismo. Abbiamo una forte crisi umanitaria da affrontare e risolvere, con migliaia di persone che muoiono ogni giorno e paesi stravolti, come Libia, Siria e Iraq. L’innovazione digitale ha un forte impatto sulle nostre vite sviluppando macchine con guida autonoma (e le nostre abitudini di guida?), e-commerce (e i nostri negozi?), un flusso continuo d’informazione (e il consolidamento del pensiero e dei valori?). Fatti che meritano un’attenta riflessione.
Nel pomeriggio il panel dei media digitali con il principe Nikolaus di Liechtenstein, presidente della FEM, Carlo D’ Asaro Biondo, presidente delle Relazioni Strategiche Google Emea, Eddy Moretti, Creative Director Vice Media e Riccardo Zacconi, CEO King Digital Entertainment. I dati lasciati dagli utenti sulla rete creano conoscenza, a volte restituita come accade con Google Trends. Ma Eddy Moretti, provocando i presenti, chiede: “La Chiesa e Google sono pronte a garantire trasparenza alle persone che entrano in contatto con loro attraverso la rete?”. Un altro tema molto complesso è quello della responsabilità sui contenuti pubblicati in rete. Proprio in questi giorni Facebook ha dichiarato di attenersi “al regime di responsabilità limitata previsto per gli hosting provider. Regime che tutela non solo Facebook Ireland, ma anche la libertà di espressione dei propri utenti”. E allora, i giganti della Rete dovranno “controllare” i contenuti pubblicati per agire contro la pedofilia, il terrorismo, la discriminazione? È una questione complessa che apre a valori positivi, ma anche a poteri smisurati.
Intenso l’intervento conclusivo del Monsignor Lucio Ruiz, segretario della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede: “Come assumere un atteggiamento di rispetto verso la vita e verso ogni essere umano che faccia della nostra presenza sul pianeta un’occasione di sviluppo sostenibile per tutti? Come intraprendere un nuovo inizio scegliendo consapevolmente il primato della persona?”. Monsignor Lucio Ruiz sottolinea l’importanza della dignità umana e invita alla cura dei giovani. I media influenzano la percezione di buono, di bello e di vero.